piatti bipolari
piatti bipolari
piatti bipolari

Le celle a combustibile stanno assumendo una posizione di rilevanza rispetto ai combustibili fossili per combattere l’inquinamento. L’utilizzo dell’idrogeno è una delle strade da percorrere per risolvere il problema.

Lo stack all’interno della cella a combustibile è un “pacchetto” di componenti assemblati a seconda della tipologia di cella che si deve costruire. Elementi fondamentali dello stack sono i piatti bipolari:

  • Flusso

    permettono di mantenere un flusso uniforme e stabile dei due reagenti all'interno della cella (combusibile e ossidante)

  • Refrigerazione

    distribuiscono il fluido refrigerante e asportano il calore che si genera, disperdendolo

  • Equilibrio

    lavorando sul catodo e sull'anodo, assicurano una buona gestione sia dell'umidità che del calore sulla membrana

  • Struttura

    supportano strutturalmente ogni cella e riescono a mantenere separato l'idrogeno dall'ossigeno

  • Chiusura

    garantiscono l'ermeticità della cella perchè sono dotate di guarnizioni per evitare fughe

In base alla tipologia di cella a combustione, si utilizzano materiali che assicurano le condizioni per il suo funzionamento. Se inizialmente il materiale principe era la grafite (naturale o sintetica), in seguito si sono riscontrati alcuni difetti nelle proprietà meccaniche di costruzione di questo materiale.

Per questo motivo sono state studiate, e sono ancora oggetto di studio, nuove alternative composite a base di materiale termoplastico (PE e PVC) e metallico (alluminio, acciaio inox) con copertura a base di carbonio o a base metallo. La copertura è necessaria per aumentare la resistenza alla corrosione.

Le nostre macchine Datron ci permettono una semplice e veloce lavorazione delle piastre bipolari per asportazione truciolo: il percorso fresa più idoneo, viene cercato con l’ausilio del CAM per rendere più efficace la fresatura, in modo da soddisfare tutte le caratteristiche che richiedono le celle a combustione.

Un esempio di lavorazione di una piastra di alluminio

Le celle a combustibile stanno assumendo una posizione di rilevanza rispetto ai combustibili fossili per combattere l’inquinamento. L’utilizzo dell’idrogeno è una delle strade da percorrere per risolvere il problema.

Lo stack all’interno della cella a combustibile è un “pacchetto” di componenti assemblati a seconda della tipologia di cella che si deve costruire. Elementi fondamentali dello stack sono le piastre bipolari:

  • Flusso

    permettono di mantenere un flusso uniforme e stabile dei due reagenti all'interno della cella (combusibile e ossidante)

  • Refrigerazione

    distribuiscono il fluido refrigerante e asportano il calore che si genera, disperdendolo

  • Equilibrio

    lavorando sul catodo e sull'anodo, assicurano una buona gestione sia dell'umidità che del calore sulla membrana

  • Struttura

    supportano strutturalmente ogni cella e riescono a mantenere separato l'idrogeno dall'ossigeno

  • Chiusura

    garantiscono l'ermeticità della cella perchè sono dotate di guarnizioni per evitare fughe

In base alla tipologia di cella a combustione, si utilizzano materiali che assicurano le condizioni per il suo funzionamento. Se inizialmente il materiale principe era la grafite (naturale o sintetica), in seguito si sono riscontrati alcuni difetti nelle proprietà meccaniche di costruzione di questo materiale.

Per questo motivo sono state studiate, e sono ancora oggetto di studio, nuove alternative composite a base di materiale termoplastico (PE e PVC) e metallico (alluminio, acciaio inox) con copertura a base di carbonio o a base metallo. La copertura è necessaria per aumentare la resistenza alla corrosione.

Le nostre macchine Datron ci permettono una semplice e veloce lavorazione delle piastre bipolari per asportazione truciolo: il percorso fresa più idoneo, viene cercato con l’ausilio del CAM per rendere più efficace la fresatura, in modo da soddisfare tutte le caratteristiche che richiedono le celle a combustione.

Un esempio di lavorazione di una piastra di alluminio

Le celle a combustibile stanno assumendo una posizione di rilevanza rispetto ai combustibili fossili per combattere l’inquinamento. L’utilizzo dell’idrogeno è una delle strade da percorrere per risolvere il problema.

Lo stack all’interno della cella a combustibile è un “pacchetto” di componenti assemblati a seconda della tipologia di cella che si deve costruire. Elementi fondamentali dello stack sono le piastre bipolari:

  • Flusso

    permettono di mantenere un flusso uniforme e stabile dei due reagenti all'interno della cella (combusibile e ossidante)

  • Refrigerazione

    distribuiscono il fluido refrigerante e asportano il calore che si genera, disperdendolo

  • Equilibrio

    lavorando sul catodo e sull'anodo, assicurano una buona gestione sia dell'umidità che del calore sulla membrana

  • Struttura

    supportano strutturalmente ogni cella e riescono a mantenere separato l'idrogeno dall'ossigeno

  • Chiusura

    garantiscono l'ermeticità della cella perchè sono dotate di guarnizioni per evitare fughe

In base alla tipologia di cella a combustione, si utilizzano materiali che assicurano le condizioni per il suo funzionamento. Se inizialmente il materiale principe era la grafite (naturale o sintetica), in seguito si sono riscontrati alcuni difetti nelle proprietà meccaniche di costruzione di questo materiale.

Per questo motivo sono state studiate, e sono ancora oggetto di studio, nuove alternative composite a base di materiale termoplastico (PE e PVC) e metallico (alluminio, acciaio inox) con copertura a base di carbonio o a base metallo. La copertura è necessaria per aumentare la resistenza alla corrosione.

Le nostre macchine Datron ci permettono una semplice e veloce lavorazione delle piastre bipolari per asportazione truciolo: il percorso fresa più idoneo, viene cercato con l’ausilio del CAM per rendere più efficace la fresatura, in modo da soddisfare tutte le caratteristiche che richiedono le celle a combustione.

Un esempio di lavorazione di una piastra di alluminio